La capretta
tibetana, come tutte le rappresentanti della specie, va in calore
solo in uno o, al massimo due, periodi dell’anno (poliestrale stagionale).
Una volta terminato il primo ciclo della stagione questo si ripeterà
dopo pochi giorni. Gli stessi tenderanno a stabilizzarsi ad
intervalli di tre settimane, fino all’eventuale fecondazione.
Altri animali,
quali per esempio i conigli e i topi, hanno il periodo dell’estro
che dura tutto l’anno.
Nelle caprette
ogni singolo episodio in cui la femmina è fertile dura mediamente un
paio di giorni, ma può variare, se pur di poco, da individuo ad
individuo.
Un periodo in cui
le femmine sono pronte ad accoppiarsi si protrae normalmente da
Agosto fino a Dicembre, l'altro (quando c'è) all'inizio della
primavera; questo però varia col clima e con la
collocazione geografica. In questo periodo il becco, soprattutto se
in presenza diretta di femmine in estro, aumenta a sua volta la
propria produzione ormonale.
Il periodo di
fertilità per una femmina che ha già partorito, potrebbe cominciare
con la fine dello svezzamento della precedente cucciolata se questo
avvenisse nel periodo dell’anno indicato prima.
Nonostante una
femmina possa essere recettiva fin del terzo o quarto mese di vita,
sarebbe opportuno non farla accoppiare per tutto il primo anno di
vita.
In genere, il
primo parto è singolo e a questo possono seguirne altri
plurigemellari. Il periodo di massima efficienza riproduttiva si
protrae per entrambi i sessi fino a 10 anni, anche se in teoria
possono partorire per tutta la loro vita.
Le femmine
allevate insieme raggiungono l’estro quasi contemporaneamente.
Qualora ci si trovi nel periodo dell’anno giusto, in caso di
immissione di un maschio, il sopraggiungere dell’estro in tutte le
femmine avviene entro un paio di giorni.
Questo si
manifesta soprattutto con un particolare ingrossamento e
arrossamento dei genitali che saranno spessi ricoperti da un leggero
strato di muco. Questi fenomeni fisici sono spesso accompagnati da
agitazione, manifestata anche dalla coda perennemente sollevata e in
movimento.
In mancanza di
becchi tenteranno di simulare l’accoppiamento con le compagne.
In questo periodo
dell’anno i maschi aumentano la loro aggressività verso gli altri
maschi ed, eventualmente, anche verso i padroni.
Le femmine, al
contrario, tenderanno a dimostrarsi particolarmente affettuose e
docili, soprattutto con i maschi prendendo spesso loro stesse
l’iniziativa. La loro intrinseca (piccola) aggressività verrà
manifestata solo nei duelli rituali per ribadire la gerarchia nel
branco.
Nel caso si
volesse procedere a fare accoppiare le nostre caprette, è necessario
fornire loro cibo ricco di proteine e vitamine già diversi giorni
prima. Durante il periodo dell’accoppiamento il cibo verrà di mano
in mano accettato con minore interesse.
Un maschio può
accoppiarsi teoricamente anche con una trentina di femmine, ma gli
allevatori più esperti consigliano di mantenere sempre il numero
sotto la dozzina. Una volta terminato il momento dell’accoppiamento
sarebbe opportuno isolare di nuovo i maschi dalle femmine per non
arrecare troppo stress a queste ultime. (dal par. "L’ESTRO E L’ACCOPPIAMENTO"
cap. "LA
RIPRODUZIONE")
... il resto inerente alla
riproduzione viene trattato più approfonditamente nel libro ...
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